I maggiori esperti di chirurgia ginecologica laparoscopica a confronto a Carbonia

Congresso
CARBONIA, 6 OTTOBRE 2013 – Un evento di grande rilevanza, al quale hanno partecipato i maggiori esperti in chirurgia ginecologica della Sardegna, e che ha visto rappresentate tutte le ASL dell'Isola. Le "III Giornate di chirurgia ginecologica laparoscopica" – Congresso Regionale SEGi, che si sono concluse ieri nella sala congressi del LU' Hotel di Carbonia, hanno fatto registrare una notevole affluenza di pubblico interessato alle tematiche oggetto di discussione.

«È stato un momento di confronto tra diversi professionisti, finalizzato alla crescita professionale di quanti vi hanno partecipato, per un perfezionamento delle tecniche chirurgiche laparoscopiche», ha dichiarato il Dr. Giuseppe Santeufemia, primario dell'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia della ASL 7 e Presidente del Congresso. «Ormai non si può più parlare di tecniche sperimentali ma di una chirurgia ampiamente consolidata: la maggior parte degli interventi ginecologici viene eseguito in questo modo, e i reparti che non la praticano non sono e non possono essere considerati al passo con i tempi». L'evento è stato incentrato sull'operato dei giovani chirurghi under 40, cui è stata dedicata una sessione video con gli interventi laparoscopici da loro eseguiti. «Rappresentano il futuro della ginecologia sarda e di queste tecniche mininvasive – ha commentato il Dr. Santeufemia – e su di loro bisogna investire».

La sessione pomeridiana si è aperta con i saluti del Direttore Generale Maurizio Calamida, che dopo aver ringraziato il Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo per aver patrocinato l'evento e l'Assessore alla Sanità Simona de Francisci per la sua presenza, ha sottolineato l'esperienza maturata dal Dr. Santeufemia nel corso della sua carriera, oltre duemila interventi in laparoscopia. «Ma la buona sanità non si fa solo con i professionisti esperti e capaci: ci vogliono anche le strutture e le attrezzature. La Regione, in questi anni, anche grazie all'Assessore De Francisci, ha erogato dei finanziamenti alla ASL 7 (si ricordino i 17.500.000 euro di fondi CIPE, dei quali 15 milioni sono stati impiegati per i lavori di completamento del CTO e 2,5 milioni per il nuovo blocco operatorio del Sirai). Auspico – ha proseguito Calamida – che la Regione continui a supportarci: ne abbiamo bisogno per far funzionare bene la rete ospedaliera, ma al contempo stiamo potenziando anche la rete territoriale, con le quattro Case della Salute di Sant'Antioco, Carloforte, Giba e Fluminimaggiore».

L'Assessore De Francisci, nel suo intervento, ha spiegato la ratio della riorganizzazione dei posti letto: «Sono stati disattivati, non tagliati, e quindi, all'occorrenza, possono essere messi nuovamente a disposizione dei reparti. Non bisogna trascurare il fatto che i posti letto non utilizzati hanno ugualmente dei costi indiretti. Stiamo ridisegnando l'intera mappa della sanità isolana, una sanità che guarda al futuro. Questo atto di riorganizzazione della rete ospedaliera – ha sottolineato l'Assessore – farà risparmiare alla Regione circa 240 milioni di euro, che potranno essere impiegati per l'edilizia sanitaria e per l'acquisto di apparecchiature. Parte di questi fondi saranno destinati alla ASL di Carbonia». Grande importanza – ha confermato l'Assessore – riveste il potenziamento del territorio, con i progetti delle Case della Salute, che «dovranno però restare aperte 24 ore su 24, altrimenti sarebbero simili a dei poliambulatori. Saranno essenziali anche per smaltire gran parte del sovraffollamento che avviene quotidianamente nei Pronto Soccorso».


Il Portavoce ASL 7 Carbonia
dott. Francesco Fuggetta


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Chirurgia ginecologica laparoscopica