Calamida: «Nessuna accusa alla Regione»

Precisazione
CARBONIA, 6 SETTEMBRE 2013 – In relazione all'articolo apparso oggi su "L'Unione Sarda", dal titolo "Sanità e polemiche, Calamida accusa la Regione", ritengo opportuno precisare quanto segue:

Come ho già dichiarato più volte, la riduzione dei posti letto per acuti non è un'iniziativa del Direttore Generale, che si limita a recepire la normativa nazionale (spending review) e quella regionale, la quale prevede che tutti i reparti debbano superare, in media, la quota del 75% di posti letto occupati.

L'Azienda ha quindi congelato meno di 50 posti letto, in seguito ad un attento studio che ha individuato i reparti che presentavano il minore tasso di occupazione. Nel fare ciò ha scongiurato la chiusura di reparti o servizi, al contrario di ciò che è avvenuto in altre ASL, in Sardegna e nel resto d'Italia, costrette in alcuni casi a chiudere interi ospedali.

Ciò premesso, non intendo sfuggire alle mie responsabilità: l'Azienda certamente si è adeguata alle direttive regionali, ma nelle modalità ritenute più opportune dalla Direzione di questa ASL.

Nel corso dell'incontro che si è svolto martedì scorso a Iglesias ho dichiarato che effettivamente non esiste ad oggi un nuovo Piano sanitario e non è stato ancora elaborato il Piano della rete ospedaliera. Ma mai ho affermato che tutti i problemi di questa ASL siano imputabili alla Regione, come d'altra parte non sono imputabili a questa Direzione. Nessuna accusa, dunque: se mai un'esortazione a produrre quanto prima questo importante documento di programmazione.


Il Direttore Generale
Dott. Maurizio Calamida


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